Allo spostamento della disciplina sostanziale delle locazioni al di fuori del Codice Civile è peraltro seguita, di pari passo, la formazione progressiva di apposite regole processuali, generandosi in tal modo un assetto senz’altro peculiare, spesso intricato, talvolta “scivoloso” e intricato e contraddistinto, nella sua evoluzione, anche da una marcata relazione con la realtà socio - economica.
Se infatti alla disciplina sostanziale del rapporto di locazione corrispondeva, già nella sua conformazione codicistica originaria, un istituto di diritto processuale peculiare come il procedimento di convalida di licenza e sfratto, la normativa “speciale” in materia di locazione di immobili urbani ha favorito il nascere di appositi procedimenti locatizi, molte volte frammentati in molteplici figure di difficile coordinamento e percezione che solo in tempi recenti sono confluiti nel rito locatizio “ordinario” disciplinato dall’art. 447 bis del Codice di procedura civile.